Get Adobe Flash player

Contributi per corsi universitari per disabili

 

Contributi per corsi universitari per disabili

Oggetto: DGR 719/2012 -

Con la presente si informa che anche per l’anno 2012 la Regione Marche, con DGR n.719 del 21.05.2012, ha predisposto un bando per la concessione  di contributi ai disabili a supporto della frequenza di percorsi di istruzione universitaria e post-universitaria. Le domande dovranno pervenire alla P.F. Coordinamento delle Politiche Sociali e Politiche per l'Inclusione Sociale entro il mese di novembre p.v. e a differenza dell’anno 2011 la sottoscritta sarà la referente per tale intervento. Si chiede cortesemente di voler dare massima diffusione del bando tramite i propri canali istituzionali.

Cordiali saluti.

 

Comunicato e_mail della Regione Marche del 20/06/2012

Molto da fare per i disabili di Ancona

Ancona, parla l'Aniep:

"C'è ancora molto da fare per i disabili"

Barriere architettoniche, "Ad Ancona sono un vero problema"

 

Abbiamo incontrato Maria Pia Paolinelli, presidente dell'associazione nazionale Aniep che lotta per i diritti dei disabili. Le barriere architettoniche sono un problema non da poco e la burocrazia è lenta.

Dopo il caso del giovane ragazzo disabile Marco Galeazzi è lecito chiedersi se le istituzioni dialoghino con le rappresentanze dei disabili del territorio anconetano. Ieri abbiamo parlato di questo con la Presidente dell'Aniep Ancona (associazione nazionale per la promozione e la difesa dei diritti civili e sociali degli handicappati) Maria Pia Paolinelli e con Renato Carletti, socio dell'associazione.

Ad Ancona esiste una "consulta" istituita dall'assessorato ai Servizi Sociali che raggruppa tutte le rappresentanze di coloro che hanno problematiche di carattere sociale. La consulta però si è riunita per l'ultima volta qualche settimana dopo che fu nominata assessore ai Servizi Sociali proprio Adriana Celestini, parliamo quindi di circa un anno fa. In più questa consulta raggruppa rappresentanze molto eterogenee tra loro e con problematiche molto diverse: si va dalle disabilità alle associazioni contro il cancro fino ai padri separati. Insomma questa commissione non solo non sarebbe specifica per le problematiche dei disabili e delle barriere architettoniche, ma non sarebbe neppure operativa. Ecco perché l'Aniep Ancona propone da tempo l'istituzione del "disability manager": un professionista che, all'interno delle istituzioni, sia in grado di coordinare e attivare il lavoro in rete, migliorare i percorsi assistenziali, valutare e veicolare i bisogni delle persone disabili. Ma quanto pesano le barriere architettoniche nella città di Ancona? Per Maria Pia Paolinelli pesano tanto: "la vita della città a noi è preclusa in molte parti […] - ha detto la Paolinelli - noi abbiamo lavorato, io sono stata insegnante e abbiamo contribuito alla vita dell'Italia, ma quando ci sentiamo esclusi come quel giovane, ci sentiamo cittadini di serie C".

I soci dell'Aniep fanno addirittura fatica a trovare una sala in cui riunirsi: la Loggia dei Mercanti non è accessibile; Palazzo Camerata è agibile ma non ha un parcheggio ad hoc; il Rettorato ha le scale; l'aula del Mare, che sarebbe accessibile, è preclusa a chi non è inserito i una lista di "autorizzati" a passare la dogana: "siccome la macchina per noi è come le gambe per te, perché non permetterci di entrare?" si chiede la Paolinelli.

Lo stesso centro città non è privo di problemi perché lungo Corso Garibaldi, molti negozi, attività commerciali, farmacie e medici di famiglia sono in condizione di impedire ad una persona in carrozzina di poter entrare. L'Aniep, al tempo della pedonalizzazione del Corso, aveva anche richiesto un incontro con il Comune e i commercianti per discutere proprio dell'eventualità di abbattere alcune barriere architettoniche: il Comune si adoperò per organizzare l'incontro, ma questo andò deserto.

Un vero e proprio esempio di inciviltà viene poi dato quando una persona, disinteressandosi delle norme, parcheggia in un posto riservato ai disabili e, anche in questo caso, ci sarebbe poco da fare: sarebbe capitato ad alcuni ragazzi dell'associazione di sentirsi rispondere dai vigili che non hanno personale per fare controlli o rimuovere le auto in divieto di sosta. Qualche parcheggio in più in centro non guasterebbe e, tempo fa, avrebbero chiesto un paio di parcheggi davanti al Teatro delle Muse, accanto a quelli dei taxi, da poter utilizzare in occasione degli spettacoli: sono stati fatti, ma sono stati riservati ai dipendenti del Tribunale.

Ma ciò in un certo senso non è grave perché, anche Maria Pia e Renato riuscissero ad Entrare alle Muse, non potrebbero che sedere in fondo al parterre. Una simile problematica vale anche per il cinema: il multisala Uci di via Filonzi è accessibile (anche grazie alla rampa fatta mettere dall'Aniep) però il film lo si deve vedere in prima fila senza alternativa.

Tuttavia la Paolinelli pensa positivo perché c'è un buon rapporto con le istituzioni e, ripensando alla vicenda di Marco Galeazzi, dice: "Il Comune trovi la strada per garantire l'accesso a questi eventi alle persone disabili, come garantito dall'art. 3 e 9 della Convenzione Onu per i disabili. Sono fiduciosa perché la Celestini si è espressa in modo forte e ci auguriamo che intervenga su questo problema di non esclusione del disabile".

 

Fonte Ancona Today del 21/06/2012
http://www.anconatoday.it
 
Ps. La redazione Aniep precisa che Maria Pia Paolinelli è la Vice Presidente della Sezione Provinciale dell’Aniep di Ancona.

Mobilità & Disabili Nuova Sezione del sito ACI di Ancona

Non solo la normativa per agevolazioni e servizi sulla mobilità in favore dei disabili o loro familiari ma anche una sezione locale per la provincia di Ancona, con informazioni sugli enti preposti al rilascio di certificazioni e permessi: informazioni dettagliate di estrema utilità, quali gli orari d’apertura al pubblico, il numero telefonico del referente al servizio, l’indirizzo, i modelli in uso da poter scaricare.

E’ quanto è possibile trovare nella nuova sezione del portale “Mobilità & Disabili” dell’ufficio provinciale ACI di Ancona, presentata questa mattina in Regione dalla direttrice ACI Pubblico Registro Automobilistico, Debora Pittori, alla presenza dell’assessore regionale ai Servizi sociali, Luca Marconi. E’ una nuova iniziativa realizzata dall’Automobile Club d’Italia che rientra nel progetto “ACI per il sociale” ed è volta a favorire il miglioramento della qualità di vita dei cittadini con disabilità.

La nuova sezione tematica è on line da oggi ed è rivolta alle persone con disabilità che in tema di mobilità desiderano conoscere come, dove e a chi rivolgersi per usufruire delle agevolazioni o richiedere un servizio a loro dedicato. Entro il 2012 il servizio sarà attivo su tutti i siti Internet degli Uffici Provinciali ACI. In questo spazio sono riportate informazioni locali e nazionali che riguardano, tra l’altro, la normativa del settore, le procedure amministrative da seguire, le istituzioni locali competenti, gli uffici di riferimento, la documentazione e la modulistica. E’ anche possibile consultare l’elenco delle agevolazioni fiscali e dei benefici riservati, quali sono i servizi per la mobilità presenti nella provincia di Ancona, le informazioni per la guida dei veicoli, il calendario degli eventi dedicati e molte altre notizie utili sia a carattere generale che pratico.

“Questa nuova sezione del sito ACI – ha detto l’assessore Marconi – si pone nella stessa direzione che anche la Regione sta seguendo sulla strada della domiciliarità nei confronti della disabilità e della non autosufficienza. Favorire la prestazione di servizi direttamente da casa attraverso l’uso delle nuove tecnologie, agevolando le esigenze di chi ha difficoltà nella mobilità, è un buon esempio di come l’intelligenza artificiale sia di supporto all’intelligenza pratica”.

“Nell’Ufficio provinciale ACI di Ancona – ha spiegato Debora Pittori - è già attivo lo ‘Sportello a domicilio’, il servizio sociale e gratuito per le fasce più deboli della popolazione riservato alle persone diversamente abili e ai malati lungodegenti. Con il ricorso alla tecnologia telematica e in tempo reale l’ACI espleta a casa del cittadino o nella struttura dove è ricoverato alcuni tipi di pratiche, quali il passaggio di proprietà e il rilascio del duplicato del certificato di proprietà. Le uniche spese sono quelle per i costi previsti dalla normativa vigente”. Al termine della presentazione è seguita una tavola rotonda a cui hanno partecipato dirigenti delle pubbliche amministrazioni per sensibilizzare queste sulla questione dell’aggiornamento delle informazioni e dei contenuti dei rispettivi siti web.
Per consultare la sezione ‘Mobilità & Disabili’ è sufficiente collegarsi all’indirizzo Internet www.up.aci.it/ancona

 

Fonte : Vivere Ancona

Racconti di vita indipendente

Racconti di vita indipendente

Elogio della carrozzina

di Franco Bomprezzi

“Costretto su una sedia a rotelle”. Quante volte mi sono imbattuto in questa pessima frase fatta, utilizzata – mi si consenta – a ogni pie’ sospinto da colleghi giornalisti, di carta stampata o di televisione, per connotare la situazione disgraziata di una persona che non può più camminare, o in seguito a un incidente, o per malattia. C’è persino la variante involontariamente blasfema: “Inchiodato su una sedia a rotelle”. Credo che chi usa queste espressioni non si renda neppure conto del danno che produce, innanzitutto al mio sistema nervoso, ma più in generale a una corretta comunicazione sulla disabilità.

Io di me stesso scrivo sempre: “vivo e lavoro in sedia a rotelle”. Vivo e lavoro, ossia sono libero, “grazie” alla carrozzina. Senza di lei sarei immobile, perché – questo è vero – non riesco a camminare, neppure se mi prendono a calci. Sono così dalla nascita, e dunque probabilmente ci faccio meno caso di altri. La carrozzina è quasi congenita, mi si adatta, o meglio io ormai aderisco alla sua superficie, la calzo come un guanto, la conosco perfettamente, e, a dire il vero, la trascuro non poco, a causa della mia altrettanto congenita pigrizia.

Parlo oggi di carrozzina e di libertà, anche per uscire ulteriormente da quel terribile stereotipo che si lega alla diffusione per legge di un simbolo stilizzato, silhouette bianca in campo azzurro, oppure nera su sfondo arancione, che ormai è talmente connaturata all’idea di handicap da essere diventata la parte per il tutto, fino a connotare non solo la disabilità motoria, dalla quale il simbolo trae origine, ma addirittura l’intero campo dei deficit, compresi quelli sensoriali e intellettivi, il che, sinceramente, è quanto meno singolare e, onestamente, irriguardoso.

Il mio elogio della carrozzina, sincero e convinto, è anche un modo per invitare tutti a ripensare a questo mezzo di locomozione che sta conoscendo una rapida e doverosa evoluzione nei materiali, nei colori, nella gamma, nelle personalizzazioni. Ci sono tantissime persone convinte che esista la cosiddetta “carrozzina standard”. Quella che dovrebbe passare da porte strette, entrare in ascensori angusti, salire a bordo degli autobus e delle autovetture, affrontare brillantemente i ripidi scivoli dei marciapiedi o le soglie alte dei negozi.

Mi spiace deluderli: la carrozzina “standard” non esiste. Non è mai esistita, per la verità. Ma se volete avere un’idea di che cosa oggi possa essere o diventare una sedia a rotelle fatevi un giro in questi giorni a Reatechitalia, la manifestazione che fino a domenica si svolge nei padiglioni della nuova Fiera di Milano, a Rho. Un’occasione eccellente per verificare le novità, le opportunità, le tipologie: dalla handbyke da corsa, che è più veloce di una bicicletta, alla carrozzina elettronica da strada, dalla sedia a rotelle in titanio al verticalizzatore che consente la posizione eretta anche per chi non cammina. Senza contare le normali, classiche, carrozzine manuali, che possono essere a crociera, pieghevoli, oppure a telaio rigido. Insomma, la carrozzina questa sconosciuta. Per non parlare di tutta la gamma degli ausili, anche tecnologici e domotici, che stanno rendendo migliore la qualità della vita delle persone con disabilità.

E pensare che quando si scrive “costretto su una sedia a rotelle” si uccide il desiderio di migliaia di persone anziane di mantenere una relativa autonomia di movimento anche quando le gambe cominciano a cedere per l’età e per gli acciacchi. Provate a chiedere ai vostri nonni se non si sentirebbero menomati, qualora gli venisse proposto di usare una carrozzina, almeno per gli spostamenti fuori casa. La risposta è persino scontata. La carrozzina è una roba per malati, per paralitici. Guai persino a pensarci. E invece nel nostro futuro dovremmo poter immaginare anche una diffusione normale, serena e positiva, di un mezzo che è sinonimo di libertà e di sicurezza.

Io, in carrozzina, ho girato il mondo. Ogni giorno vivo  e lavoro in carrozzina. Le voglio bene. Specie se non si rompe. Pensateci.

Subcategories