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Progetto Una Città per Tutti

 

Progetto "Una città per Tutti"

 

Lunedì 21/10/2013 alle ore 11,30 presso l'Aula Magna dell'lSTVAS Vanvitelli Stracca Angelini di Ancona.
si è svolto il secondo incontro di formazione per i ragazzi del terzo, quarto e quinto anno del corso dei Geometri programmato nell’ambito del Progetto "Una città per Tutti", già presentato in linea di massima nel precedente incontro avuto in questo Istituto.

L’intero progetto è volto ad incentivare la cultura rivolta all’uguaglianza , seguendo i dettami della Convenzione ONU ratificata dall’Italia nel 2007 che parla di non discriminazione, di pari opportunità e di rispetto .

Erano presenti alcuni rappresentanti del Centro H, dell’ANIEP e dell’AMISB , tre associazioni facenti parte dell’AReA-Gruppo di lavoro sulle Barriere Architettoniche e una delegazione del Collegio dei Geometri della Provincia di Ancona.

Con il contributo di un filmato di circa 20 minuti , realizzato dal gruppo di lavoro sopra citato, sono state messe in evidenza le barriere architettoniche presenti nel centro di Ancona , che rendono discriminatorio l’utilizzo di certi ambiti nei confronti di disabili.

Il filmato è stato ideato e girato senza alcun spirito critico o polemico, ma con l’intento di evidenziare le barriere esistenti, costruite o non rimosse, che limitano e impediscono l’agibilità nei movimenti dei disabili “non solo motori” . Pensiamo per esempio alla categoria dei disabili sensoriali, ai non vedenti, gravemente penalizzati per la mancanza di semafori acustici o di un sistema Loges , alle persone anziane, alle persone obese o affette da nanismo.

I rappresentanti del Collegio dei Geometri hanno infine illustrato la normativa relativa all’abbattimento delle barriere architettoniche , che sarà approfondita nel terzo ed ultimo incontro di formazione, ed hanno poi presentato un progetto per la messa a norma di un locale pubblico.

La Redazione Aniep

Per Altri Occhi

Pubblichiamo l'invito alla visione del Documento-film di Silvio Soldini interpretato da non vedenti e che sarà proiettato solo il giorno 9 ottobre 2013.

 

Per Altri occhi di Silvio Soldini

Proiezione unica
Mercoledì 9 ottobre

PER ALTRI OCCHI Avventure quotidiane di un manipolo di ciechi
un docu-film di Silvio Soldini e Giorgio Garini. Regia di Silvio Soldini.
Prodotto da Lionello Cerri e Silvio Soldini.
Con Enrico Sosio. Giovanni Bosio. Gemma Pedrini. Luca Casella. Felice Tagliaferri. Mario Santoni. Claudio Levantini. Michela Marcato. Piero Bianco. Loredana Ruisi.

Mercoledì 9 ottobre
PROIEZIONE DEL FILM e
EVENTO SPECIALE trasmesso via satellite da Anteo spazioCinema
(format Visionaria)
con Silvio Soldini e Giorgio Garini
Giovanni Soldini, Gianna Nannini e i protagonisti del film
conduce Gianni Fantoni

Il film è stato girato anche nelle sale del Museo Tattile Statale Omero di Ancona.

PER ALTRI OCCHI è il racconto vivace e sorprendente, di un gruppo di persone straordinarie che hanno in comune l'handicap della cecità ma, soprattutto, un approccio alla vita quotidiana fatto di caparbietà e determinazione, umorismo e autoironia. Si ride e ci si commuove insieme a questi dieci antieroi alle prese con le piccole sfide di ogni giorno. Dieci esistenze imprevedibili, lontane dai cliché, ritratte con allegria e leggerezza, che cambiano il nostro sguardo rovesciando la prospettiva e instillandoci un dubbio: qual è il significato vero della parola limite?
I protagonisti: Enrico, fisioterapista che appena può scappa in barca a vela; Giovanni piccolo imprenditore con la passione per lo sci così come Gemma, che studia violoncello; Felice, scultore che gioca a baseball; Luca, musicista con l'hobby della fotografia; Loredana, centralinista con la passione del tiro con l'arco; Mario super-sportivo in pensione; Piero, consulente informatico e, infine, Claudio e Michela, l’unica coppia di non vedenti, solari e ironici, ci trascinano nella loro vita insieme."Sono loro, le persone che non ci vedono, a far cambiare il nostro sguardo sulla vita e sul mondo".

Elenco delle sale che trasmetteranno l'evento:
Ancona - Azzurro 
Bari - ABC
Bologna - Rialto
Cagliari - Greenwich
Cremona - Spaziocinema CremonaPo
Firenza - Il portico
Genova - Ariston
Mantova - Ariston
Milano - Apollo spazioCinema
Modena - Raffaello
Monza - Teodolinda spazioCinema
Padova - Astra
Palermo - Igiea
Perugia - a Zenith
Poggibonsi - Politeama
Roma - Greenwich
Roma - Farnese
Sesto San Giovanni - Cinema Rondinella
Torino - Massimo
Tortona - Megaplex
Treviglio - Ariston
Treviso - Multisala Corso
Varese - Multisala Miv
Viareggio - Odeon Politeama
Udine - Visionario

 

Una città per tutti

 

Si presenta il progetto al quale l'Aniep sta collaborando con le altre Associazioni dell'A.Re.A di cui ne è attiva componente.

 

Progetto: UNA CITTA’ PER TUTTI

 

PREMESSA

 

La disabilità è la condizione personale di chi, in seguito ad una o più menomazioni, ha una ridotta capacità d'interazione con l'ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale.

Il concetto di disabilità è radicalmente cambiato nel corso del tempo, la società e lo stato stanno prendendo sempre più atto e coscienza che il disabile è una persona che deve avere gli stessi diritti degli altri. In particolare nei paesi più sviluppati e civili del mondo, tra cui l’Italia, la società va prendendo sempre più coscienza di queste tematiche sulla disabilità, è in corso un'azione di rinnovamento dei servizi e degli interventi a favore del disabile, tanto che il cosiddetto processo d'inserimento dei portatori di handicap, oggetto delle politiche sociali di quegli anni è andato via affinandosi, sino a diventare, oggi, un processo d'integrazione e di inclusione. Purtroppo però in Italia i diritti dei disabili fanno difficoltà ad essere realmente riconosciuti e c’è ancora molta strada da fare. E’ per questo motivo che è stato costituito già 2012 e implementato nel 2013 il progetto A.Re.A. (Associazioni in Rete di Ancona) di cui fanno parte 22 associazioni che a vario titolo si occupano di disabilità All’ interno di questo coordinamento di associazioni, è stato individuato uno specifico tema da sviluppare che è quello delle barriere architettoniche. Infatti esistono varie tipologie di disabilità, quella di cui qui vorremmo parlare e di cui si stiamo interessando è la disabilità motoria per la quale delle persone hanno una ridotta capacità motoria e spesso possono muoversi solo con carrozzelle e/o devono essere aiutate da altre persone per spostarsi. Per queste persone ciò che ne limita i loro diritti è rappresentato prevalentemente dagli ostacoli di natura architettonica, le cosiddette barriere architettoniche che ne pregiudicano la loro mobilità e quindi la loro libertà di movimento in modo autonomo.

 

ANALISI

Lo stato italiano per tutelare i diritti dei disabili ha emanato una serie di norme legislative a partire dalla nostra Carta Costituzionale:

Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Al fine di attuare i dettami costituzionali, lo Stato italiano nel corso di questi ultimi anni ha emanato una serie di norme legislative atte a tutelare concretamente i diritti dei disabili come per esempio:

- la legge 104 del 1992 legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate

- la legge 41 del 1986 art. 32 comma 21 che impone alle Pubbliche Amministrazioni l’adozione dei P.E.B.A. (Piani di eliminazione barriere architettoniche)

- il d.m. 236 del 1989, riguardante il superamento delle barriere in spazi ed edifici privati e l’edilizia residenziale

Purtroppo, nonostante precise norme legislative e regolamentari emanate

per il diritto di accesso e alla mobilità dei disabili, nella pratica sono ancora troppe le barriere di ogni tipo che sono ancora presenti nelle città italiane tra cui la città di Ancona nelle sedi istituzionali e pubbliche, nelle strutture commerciali in quelle priviate ad uso pubblico e nei percorsi urbani.

Ciò penalizza enormemente la qualità di vita delle persone con disabilità, soprattutto motoria e sensoriale, includendo la popolazione anziana e chi si trova, anche transitoriamente, in situazione di difficoltà.

Per quanto sopra esposto il gruppo di lavoro del Progetto A.Re.A. - Abbattimento Barriere Architettoniche ritiene che tale situazione possa dipendere anche da una scarsa o inefficace conoscenza della problematica, con conseguente mancanza di cultura verso il mondo della disabilità da parte degli operatori del settore edile.

 

FINALITA’

Nonostante l’esistenza di una serie di norme legislative che prescrivono sia a livello normativo che progettuale dei precisi dettami su come abbattere le barriere architettoniche e rendere accessibili tutti i luoghi pubblici e privati, queste prescrizioni non vengono sufficientemente rispettate neanche in fase progettuale dai tecnici geometri, architetti, ingegneri, forse anche perché non sono stati sensibilizzati al tema e/o forse non conoscono la normativa di riferimento.

A questo fine, per portare avanti questo progetto si è pensato di coinvolgere l’Istituto Tecnico per geometri di Ancona, visto e considerato che questa tematica si inquadra nei loro programmi scolastici.

Il gruppo di lavoro del Progetto A.Re.A. ritiene che la problematica sopra esposta possa essere affrontata e risolta anche con adeguati interventi finalizzati alla formazione degli studenti - futuri geometri -, che devono essere in grado di realizzare piani di costruzione esenti da ogni tipologia di barriera architettonica, anche nel rispetto della normativa vigente in materia.

Si ricorda inoltre che un progetto similare è stato già attuato con successo nel 2012 dall'Istituto Superiore per Geometri Leon Battista Alberti di Roma in collaborazione con F.I.A.B.A. (Fondo italiano abbattimento barriere architettoniche) che ha in corso un progetto nazionale dal titolo “I futuri geometri progettano l’accessibilità”.

 

OBIETTIVI

Premesso che l’obiettivo primario del progetto “Una città per tutti” è quello di creare un’efficace cultura alla disabilità, verranno sensibilizzate e coinvolte le istituzioni, prime fra tutte il Comune di Ancona, il collegio provinciale dei Geometri, a seguire la Direzione Didattica e il Corpo Docente dell’Istituto per Geometri Vanvitelli di Ancona.

Si ritiene che tale progetto possa rientrare pienamente nella Programmazione Didattica Annuale dei docenti competenti in materia in quanto tema prettamente istituzionale e curriculare del percorso formativo degli istituti tecnici per Geometri.

Gli allievi, sotto la guida del corpo docente e anche del Collegio Provinciale dei Geometri, procederanno alla rilevazione delle barriere architettoniche presenti in alcune aeree urbane e/o edifici specifici di Ancona e alla proposta di soluzioni tecniche per il loro abbattimento. Il progetto contempla azioni volte a diffondere la cultura dell'accessibilità e della fruibilità universale dell'ambiente, a tutela dei diritti di tutti. Lavorare per rimuovere tutti quei fattori, non solo fisici, ma anche culturali, che ostacolano il reale accesso alle pari opportunità, significa promuovere un processo di vera integrazione sociale questa sinergia tra più realtà, è un presupposto importante per promuovere azioni di ampio respiro. E' molto positivo il coinvolgimento dei ragazzi della scuola, che potranno mettere a frutto le competenze tecniche acquisite, ponendole a servizio di un progetto di alto valore sociale. Per gli allievi sarà un momento di crescita personale e acquisiranno delle conoscenze specifiche in materia di progettazione per l’attività lavorativa che li aspetta.

Il nostro obiettivo si ispira a un modello socio-culturale che, facendo perno su una rete di soggetti, pubblici e privati, superi la logica dell'assistenzialismo e promuova processi di sussidiarietà.

Obiettivo finale del lavoro è di presentare entro la fine dell'anno scolastico una soluzione cantierabile, che possa essere trasferita dalla fase progettuale a quella realizzativa.

 

ATTIVITA’

Il progetto rivolto ad un classe prevede le seguenti fasi di lavoro:

-incontro propedeutico con un esperto di barriere architettoniche

-visone di un breve filmato inerente alla tematica e successivo dibattito

-distribuzione di un questionario, realizzato dal gruppo di lavoro A.Re.A., di rilevazione delle barriere architettoniche

-compilazione in loco del questionario e produzione di foto da parte degli studenti

-studio dei dati del questionario, successiva tabulazione e relazione da Parte degli studenti

-proposte di soluzione tecnica per l’abbattimento delle barriere rilevate da parte degli studenti

- realizzazione di una brochure sulle risultanze delle rilevazioni effettuate e delle soluzioni suggerite

- elaborazione di un progetto esecutivo atto alla realizzazione del progetto

Conerobus: Presentazione nuovi mezzi

 

Presentazione nuovi mezzi della Conerobus

 

Domenica 22 settembre u.s. la Conerobus ha presentato nuovi mezzi muniti di sintesi vocale per segnalare le fermate e nuove pedane per accedere ai bus. All’iniziativa è stata invitata solamente l’Unione Italiani Ciechi che, di fatto, non rappresenta l’intero panorama delle associazioni che si occupano di disabilità nel territorio comunale.

Questo è il motivo che ha spinto tutte le associazioni che collaborano all’interno del Progetto A.R.e.A ad inviare tramite il Coordinatore Gianluca Polverini la seguente nota all’Azienda Conerobus.

                          Lettera Conerobus

La Disabilità nelle Emergenze

Un’indagine sulla disabilità nei vari scenari di emergenza

 

Anche le persone con disabilità del nostro Paese e i loro assistenti di cura potranno fornire entro il 25 settembre una preziosa collaborazione all’indagine promossa dall’UNISDR, l’Ufficio delle Nazioni Unite che lavora per la riduzione del rischio in caso di calamità, emergenze umanitarie e disastri ambientali o di altra natura, che intende produrre documenti più inclusivi nei confronti delle stesse persone con disabilità.

 


Una persona con disabilità insieme

a due volontari della Croce Rossa,

in una delle tendopoli allestite in Emilia,

dopo il terremoto del maggio 2012

 

Tutte le persone con disabilità, i loro assistenti personali e/o quant’altri ne abbiano cura possono partecipare, fino al 25 settembre, all’importante sondaggio lanciato nelle scorse settimane dall’UNISDR, l’Ufficio delle Nazioni Unite che lavora per la riduzione del rischio in caso di calamità naturali, emergenze umanitarie, disastri ambientali o di altra natura (terremoti, alluvioni, condizioni meteorologiche estreme, epidemie, grandi incendi o incidenti industriali, collassi di edifici ecc.), e ora disponibile anche in italiano.
L’iniziativa è stata promossa in vista della tredicesima
Giornata Internazionale delle Nazioni Unite per la Riduzione dei Disastri (IDDR), in programma per il prossimo 13 ottobre, evento che si concentrerà appunto sulle questioni che mettono a rischio la vita di tutte quelle persone che vivono nel mondo con una qualsiasi disabilità, allo scopo di attivare e amplificare il dibattito sulle loro esigenze durante i vari scenari di emergenza.

Il documento di riferimento in questo àmbito è attualmente il Piano Decennale di Azione di Hyogo (HFA), adottato nel 2005, che spiega nei dettagli ciò che è richiesto da parte di tutti i diversi attori coinvolti, per ridurre le perdite umane in caso di disastri e calamità.
Sviluppato e concordato con i Governi, le Agenzie Internazionali, gli esperti del settore e molti altri interlocutori, l’ HFA delinea cinque priorità d’azione fondamentali e offre i princìpi guida e gli strumenti pratici per realizzare le possibilità di recupero dopo le catastrofi naturali e non.
Data quindi la mancanza, in generale, di dati sulle questioni legate alla disabilit
à, l’UNISDR sta conducendo l’attuale indagine, anche in vista del lavoro da svolgere nei prossimi due anni e per definire nel 2015 il nuovo Piano Decennale di Azione – le cui consultazioni hanno già avuto inizio nel marzo del 2012 – con l’obiettivo di elaborare un documento assai più inclusivo nei confronti di tutte le persone con disabilità.
Compilando quindi il questionario di relativa semplicità su cui si basa l’indagine – alla cui traduzione in italiano ha collaborato pure la nostra redazione – anche i nostri concittadini potranno collaborare ad ottenere questo risultato.
(S.B.)

Ricordiamo ancora che il questionario di cui parla nel presente testo è disponibile anche in italiano, cliccando sulla parola "disponibile".

10 settembre 2013
Fonte: Superando.it

 

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